E' proprio il caso di dirlo: sono tutta casa e lavoro! In effetti gli impegni in agenda non mi hanno permesso di prendere qualche giorno di ferie, per dedicarmi "anema e core" al trasloco, e quindi rientro subito in ufficio, dove trovo ad attendermi una quantità strabocchevole di cose da fare. L'assenza di ieri, unita agli impegni fuori ufficio di lunedì, si fa sentire, e io mi sento a disagio per i ritardi che posso causare al lavoro collettivo. Ma è anche vero che le ferie sono un diritto e dovrebbero poter stare nel conto, senza causare troppe alzate di sopracciglio e troppe sottolineature ("Ma tu ieri non c'eri…"). Fatto sta che cerco di andare a mille per poter tenere insieme tutto quanto, con l'effetto probabile di scontentare tutti: l'ufficio perché sono mancata, la casa perché non le ho dedicato tutto il tempo necessario e dovuto in momenti particolari come questi.
Per adesso, però, gli obiettivi appartengono all'ambito del "step by step": per stasera, l'importante è riuscire a dormire in una casa quasi del tutto senza mobili, e piena di scatoloni, in gran parte ancora da dipingere. Come fare? Ci aiuta un materasso speciale, che acquistiamo sottovuoto in una scatola piccola, e che si gonfia magicamente quando viene collegato alla rete elettrica, fino a diventare un materassone bellissimo, alto cinquanta centimetri da terra, e perfetto per le nostre prime notti pistoiesi. Lenzuolo, copertina, e via: siamo pronti!
Il panorama dalla nuova casa è bellissimo: l'Abetone sembra a due passi. Chissà come sarà bello quando sarà coperto di neve…