Mammona era già una gatta grande e grossa quando, nel novembre 1992, a Cascina cominciarono i lavori di costruzione della mia casa.
Lei viveva proprio in quella zona, e ogni giorno si avvicinava con curiosità e circospezione al cantiere, per controllare che cosa diamine stesse succedendo. Probabilmente aveva già avuto dei gattini, e nessuno sapeva che età avesse; la si vedeva sempre insieme ad un gatto quasi identico a lei, che poi ha lasciato perdere le sue tracce (fanno spesso così gli uomini…).


Una volta terminati i lavori di costruzione dell’edificio, nel maggio 1993, Mammona fece la scelta più ovvia e conseguente: quella era chiaramente casa sua, e quindi entrò con risoluta determinazione nel mio giardino, con l’intendimento di scoprire come fosse cambiata la sua casa.
Di lì a poco rese più frequenti le sue comparse in compagnia di otto piccole orecchiette che spuntavano appena dal muretto: erano i suoi nuovi quattro gattini, tutti bellissimi. Troppo facile innamorarsene: Fru Fru (tutto bianco con l’orecchio destro nero), Fri Fri (tutta bianca con l’orecchio sinistro nero), Bruno (tutto nero) e Gatta Franca (bianca e nera) diventarono i miei compagni di viaggio.
Stavano sempre insieme nella zona intorno alla casa, e venivano in giardino solo per mangiare. All’epoca si accontentavano di grandi barattoli di carne formato maxi, mescolata con il pane o con un po’ di minestra. La fame era sempre tanta, e la famiglia era di cinque persone!
Mammona era una mamma molto attenta e premurosa, ma quando c’era da mangiare, non lasciava spazio per nessuno!
Col tempo, poi, la famiglia si è ridotta: di Fru Fru si sono perse le tracce nel 1996 (probabilmente è stato preso da qualcuno che lo ha fatto diventare un felice micio di casa); Fri Fri è rimasta vittima di un incidente d’auto, e Bruno è sparito all’improvviso.
Rimaste sole, Gatta Mammona e Gatta Franca hanno fatto il loro trionfale ingresso in casa: superati i timori delle prime visite, sono diventate le padrone assolute di tappeti, tendaggi e piumoni.
Dal 1997 tutti i miei vestiti si sono andati invariabilmente coprendo di peli bianchi e neri, costringendomi ad investire cospicui capitali nell’acquisto di spazzole adesive.
La mia vita è diventata più bella e più ricca: le mie “bambine” sono diventate la mia inseparabile compagnia.

Il 30 luglio 2005, dopo tanti anni di felice vita assieme, Mammona se n’è andata. Negli ultimi mesi le articolazioni delle zampe si erano fortemente deteriorate, e già da tempo non riusciva più a camminare.
Dopo molti tentativi di cure, la sua mamma umana ha dovuto prendere una decisione molto difficile e dolorosa. Per Mammona, però, è stata la liberazione dal dolore.

Mammona rimarrà sempre nel mio cuore e nei miei pensieri. Ricorderò sempre il suo carattere ruvido, il suo amore per i topi di peluche, e la sua grande passione per la testata del divano (luogo che lei sapeva benissimo esserle proibito).
La sua casina di stoffa è diventata la cuccia prima di Zizzola, un’altra gatta che ha vissuto una vita felice e che adesso non c’è più.
I suoi topi di peluche sono andati in eredità a Gatta Franca, che  fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2013, ha onorato ogni giorno la memoria della “Mamma di pelo” giocando con i topi come ai tempi in cui lei e Mammona erano inseparabili.