Ci sono dei momenti, sul lavoro, nei quali tutto sembra andare male: le difficoltà appaiono montagne insuperabili, e si ha la sensazione di essere lasciati da soli a sorreggere il mondo. Il bicchiere appare mezzo vuoto, e il consueto ottimismo sembra essersi preso una vacanza. Come uscirne? Rimuginare fino allo sfinimento? Non sia mai. Far finta di niente e indossare il miglior sorriso? Tutti si accorgono che c'è comunque qualcosa che non va. Esiste un metodo infallibile per seguire la luce in fondo al tunnel, e farsi inondare dalla speranza.
Questo metodo è un po' caro, devo ammettere, ma non ha effetti collaterali e fa passare tutti i dolori. Ora vi spiego come si fa. Se siete in centro a Pistoia, non dovete nemmeno prendere la macchina; altrimenti, se – come me – venite dalla San Giorgio, vi consiglio di parcheggiare alla fortezza, perché tanto più vicino non trovate nulla. Oppure lasciate la macchina direttamente al Pertini, e fatevi a piedi il tratto fino al Museo Marini.
Vi sto consigliando una immersione nelle straordinarie atmosfere dell'arte novecentesca? Macché. Andate in via del T e fate una tappa terapeutica alla merceria Bruna. Lì troverete una quantità di bottoni, nastri, nastrini, sbrilluccichi che vi riempiranno l'anima di gioia. E poi potete usare anche il bancomat: date fondo a tutta la vostra sofferenza e portatevi a casa il meglio della passamaneria. Io ho comprato nastrini con i gattini, con babbo natale, con le stelline e con le palline.
Con il mio fagotto di roba bellissima, torno a casa rinfrancata: i problemi sono tutti più piccoli, affrontabili, superabili. Meglio di una psicoterapia, meglio di una vacanza ai tropici, la merceria della Bruna sa fare miracoli. Provate, gente. Garantito.