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La lista dei miei desideri

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31 Agosto 2014
Avere scritto una lista di desideri a quattordici anni è una esperienza abbastanza comune per tutti noi. Ma essere chiamati ad esaudirli, uno dopo l'altro, quando si è diventati adulti non è certo un'impresa alla portata di chiunque, specie se ci si è già costruiti tutt'altra vita rispetto a quella a cui si aspirava da ragazzi. Protagonista di un'avventura del genere è Brett Bohringer, una donna di 34 anni che sembra vivere una vita perfetta, con un bel fidanzato da sposare e una promettente carriera nell'azienda fondata e diretta dalla madre Elizabeth. 
Alla morte della madre, Brett si aspetta di passare al comando dell'impresa di famiglia e di ereditare – assieme a fratelli e cognate – la giusta parte delle fortune accumulate in tanti anni di affari oculati. Ma il testamento parla chiaro: per Brett niente promozione in azienda, ma, al contrario, un incredibile licenziamento in tronco. Nessuna villa in eredità, né somme di denaro con cui vivere di rendita per il resto degli anni, ma soltanto l'ordine perentorio di esaudire tutti i desideri contenuti in una vecchissima lista, scritta tanti anni addietro e dimenticata in chisssà quale cassetto. 
Per la giovane donna lo stupore è paragonabile soltanto alla rabbia per aver ricevuto un simile trattamento della madre. Ma se dietro uno scherzo del genere ci fosse un messaggio più profondo? Brett ha un anno di tempo per spuntare tutti i desideri mancanti: dall'avere un cane a diventare insegnante, dal ricostruire l'amicizia con una sua inseparabile compagna di scuola a ricucire un nuovo rapporto con il padre, dall'innamorarsi dell'uomo giusto a comprare un cavallo, passando per altri desideri più o meno strampalati, fino a quello più importante ed impegnativo di avere un figlio.
E in un anno di tempo Brett si misurerà con una nuova se stessa, imparando a riconoscere i segnali che la madre ha disseminato lungo la sua strada, come un vero angelo custode in grado di guidarla alla ricerca della propria vera natura.
Un libro che si legge tutto d'un fiato, e che coinvolge il lettore nelle rocambolesche avventure di una giovane donna in grado di mettere in gioco tutta se stessa, affrontando uno straordinario percorso ad ostacoli in direzione del proprio destino più autentico.
Molto coinvolgente il topos letterario della lista dei desideri, che si ritrova anche in altri recenti romanzi di successo, come La lista dei desideri dimenticati di Robin Gold, un romanzo nel quale appunto si gioca la carta della ricerca dell'identità adulta non già come affrancamento dall'infanzia, ma come ritorno alla natura autentica che l'infanzia soltanto è in grado di conservare integralmente.
Altrettanto potente il gioco del tempo entro il quale concludere la partita: un anno, in questo caso, entro il quale l'intero set di desideri dovrà essere realizzato, pena la perdita dell'accesso all'eredità, e più ancora pena la perdita della felicità. Dietro il motivo della scadenza, l'idea di una vita direzionata, finalizzata all'ottenimento di un obiettivo potente, in grado di galvanizzare tutte le energie: l'idea di una vita che non scorre in modo casuale, ma che va dritta in direzione di un cambiamento pilotato.
Entrambi i motivi (la lista dei desideri da esaudire,  il conto alla rovescia verso l'ora x) fanno di questo romanzo – decisamente ben scritto e ben tradotto – un libro capace di conquistare il lettore, fino a convincerlo a rinunciare ad un paio d'ore di sonno o ad una passeggiata in compagnia per poter arrivare all'ultima pagina.
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MariaStella
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