Mattinata intensissima, nella quale ho dovuto concentrare il lavoro dell'intera giornata, per poter recarmi alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dove accompagno in una visita guidata gli studenti del corso di Biblioteconomia.
La collega Francesca Filippeschi riesce come ogni anno a raccontare la biblioteca in un modo incantevole: tutti ne escono incantati ed estasiati. Merito del suo entusiasmo e della sua preparazione professionale, oltre che di una biblioteca fascinosa dal punto di vista della struttura e delle collezioni.
L'occasione della visita ci offre qualche regalo esclusivo: la visione del chiostro interno della Chiesa di Santa Croce, da una prospettiva del tutto fuori portata dei turisti (il chiostro interno è infatti di proprietà della Biblioteca, ed è accessibile solo dal personale), e, per non farci mancare nulla, ci deliziamo con una puntatina in sala manoscritti, dove un'altra collega (altrettanto brava ed entusiasta) ci fa vedere un manoscritto petrarchesco del Quattrocento e una selezione di epistole manoscritte di Ugo Foscolo.
Povera ma bella, la biblioteca soffre di quel male oscuro di cui soffrono tutte le istituzioni culturali nel nostro paese: vilipesa e offesa da un trattamento economico ridicolo, va avanti con 180 persone, contro le oltre duemila della consorella francese. Le collezioni sono alimentate esclusivamente dal diritto di stampa, non potendo contare su risorse proprie con cui acquistare nuove opere. Impossibile, ci dice la collega esperta di manoscritti, partecipare ad un'asta per acquistare pezzi che arricchirebbero straordinariamente la collezione: non ci sono soldi nemmeno per pagare il biglietto del treno o dell'aereo per partecipare all'asta, figurarsi comprare qualcosa.
Ma nonostante tutto gli entusiasmi sono alti: le persone che incontriamo sono sorridenti, disponibili, contente del loro lavoro e del servizio che rendono alla città e al paese. Gli studenti escono contenti da questa esperienza, avendo consolidato appieno la differenza tra le diverse tipologie di biblioteca finora visitate. Prossima visita, tra quindici giorni, proprio alla San Giorgio: inutile dire che a fare la visita sarò proprio io.