Un tremendo mal di testa ha spadroneggiato per gran parte della notte e per buona parte della mattinata, costringendomi a fare un "ricalcolo" (come direbbe il mio Tom Tom) rispetto all'agenda giornaliera. Sono rimasta a casa fino quasi alle 11, per poter recuperare quelle energie non ripristinate per il "guasto" al riposo notturno, per poi ripartire con le attività in programma a fine mattinata. Tantissime le cose da fare, ma di fronte al corpo che lancia questi segnali, c'è poco da fare. Basta fermarsi qualche ora, e lasciare che l'Oki faccia il suo corso.
Mi dicono che alcune colleghe hanno preso alcuni giorni di malattia, accusando gli stessi sintomi: se si tratta di un virus, ringrazio il cielo di averlo affrontato e vinto così celermente, giacché non potrei affatto permettermi di lasciare l'ufficio per più giorni in questo periodo.
Il pomeriggio trascorre tra le diverse attività, sia pure – devo ammettere – un pochino a scartamento ridotto.
Niente di impegnativo neppure per la serata: in TV "Piazza Pulita" propone un dibattito tutt'altro che divertente sul lavoro che non c'è, su uno Stato che di fatto per la propria inefficienza, imperizia e incuria sta portando al massacro migliaia di cittadini. Giornata decisamente poco allegra, quella di oggi. Chiamo in soccorso la grande Rossella O'Hara, affidandomi al suo motto di speranza "Domani è un altro giorno".