Tom Peters
Le piccole grandi cose
Milano, Sperling & Kupfer, 2010

 

 

Un bagno immacolato con fiori freschi e fotografie ricordo alle pareti è il motivo per cui il guru Tom Peters si ferma sempre a mangiare ad un ristorantino peraltro anonimo lungo la strada che lo porta dalla sua fattoria nel Vermont all'aeroporto: quel bagno sa fare la differenza, agendo come una "piccola grande cosa" in grado di trasformare un pasto gradevole ma veloce in una esperienza da ricordare.
In uno spazio aperto al pubblico, sia esso un negozio o una biblioteca, ogni trascuratezza equivale ad un grande cartello con su scritto "E chi se ne importa": è questa l'impressione che vogliamo dare ai nostri utenti/clienti?
In questo libro Peters lancia al lettore un fuoco d'artificio di sfide su come affrontare la crisi investendo sulla qualità delle proprie relazioni e sulla propria capacità di miglioramento negli approcci e negli atteggiamenti, offrendo uno spaccato "rivoluzionario" di come poter fare la differenza nella quotidianità.
Un libro entusiasmante e coinvolgente, sicuramente "sopra le righe", che saprà ispirare il lettore e permettergli di guardare da un'altra angolazione al proprio ruolo nell'organizzazione in cui lavora.

La frase da ricordare:

"Le piccole cose possono segnare una differenza enorme – e stupefacente – in situazioni di importanza cruciale" (p. 4).

Perché questo libro può interessare ai bibliotecari:

La ricerca dell'eccellenza a tutti i costi (e soprattutto quella a costo zero) è un dovere professionale per il bibliotecario, il quale è chiamato a investire tempo, attenzione e anche denaro nel costruire e manutenere la prima impressione del lettore. Avere la consapevolezza di essere sempre in scena è un must per chi opera nella cosiddetta "economia delle esperienze": occorre destinare ogni goccia di energia e di passione perché l'utente abbia la percezione di essere stato trattato al massimo.