Maria Stella Rasetti - A casa e in bibliotecaMaria Stella Rasetti - A casa e in bibliotecaMaria Stella Rasetti - A casa e in bibliotecaMaria Stella Rasetti - A casa e in biblioteca
  • Chi sono
    • Gatta Franca
    • Gatta Mammona
    • Pallina e Ginger
    • Dieci cose che adoro
    • Dieci cose che ho imparato nella vita
    • Dieci cose che non farò MAI e poi MAI nella vita
    • Dieci cose che ho fatto in passato e che cercherò di non fare mai più
    • Dieci cose normalissime che sanno fare tutti e che io non so fare per niente
    • Dieci luoghi che amo
    • Dieci canzoni italiane che amo
    • Dieci canzoni straniere che amo
  • Cosa faccio
    • Storia professionale
    • Il mio Curriculum Vitae
    • La mia formazione
    • Posizione lavorativa pubblica
    • Attività professionale extra-istituzionale
      • Attività accademica
      • Pubblicazioni professionali
        • Come raccontare in modo efficace la tua biblioteca
        • Come rendere più consapevole la comunicazione della biblioteca
        • Come fare il bilancio sociale della biblioteca
        • Come gestire i reclami in biblioteca
        • Come portare la biblioteca fuori di sé
        • La biblioteca è anche tua!
        • Come costruire una rete di alleanze in biblioteca
        • La biblioteca trasparente
      • Relazioni e interventi a convegni e seminari
      • Cataloghi e materiali di biblioteca
      • Attività di docenza in corsi di formazione
      • Posso esservi utile?
        • Proposte di corsi
          • Materiali di supporto ai corsi
        • Proposte di consulenze
        • La mia ToolBox
  • Dove sono
  • Cosa leggo
    • Strumenti per leggere e vivere meglio
    • Ordine/disordine
  • Bigiù e babà
    • Pensavo peggio
    • Perché “Pensavo peggio” ha cambiato nome
  • Chi sono
    • Gatta Franca
    • Gatta Mammona
    • Pallina e Ginger
    • Dieci cose che adoro
    • Dieci cose che ho imparato nella vita
    • Dieci cose che non farò MAI e poi MAI nella vita
    • Dieci cose che ho fatto in passato e che cercherò di non fare mai più
    • Dieci cose normalissime che sanno fare tutti e che io non so fare per niente
    • Dieci luoghi che amo
    • Dieci canzoni italiane che amo
    • Dieci canzoni straniere che amo
  • Cosa faccio
    • Storia professionale
    • Il mio Curriculum Vitae
    • La mia formazione
    • Posizione lavorativa pubblica
    • Attività professionale extra-istituzionale
  • Dove sono
  • Cosa leggo
    • Strumenti per leggere e vivere meglio
    • Ordine/disordine
  • Bigiù e babà
    • Pensavo peggio
    • Perché “Pensavo peggio” ha cambiato nome
✕

Downsizing

  • Home
  • Bigiù e Babà A casa
  • Downsizing
2 Ottobre 2020

Il bello delle biblioteche è che puoi prendere in prestito un DVD al volo per goderti un film mentre stai stirando: è proprio quello che faccio stasera, prima di cena, senza neppure consumare Giga di connessione. Prima di uscire dall’ufficio ho preso in prestito Downsizing, un film del 2017 con Matt Demon nel ruolo di Paul Safranek, un uomo comune alle prese con i debiti da pagare e un desiderio di miglioramento sociale ed economico al di fuori della sua portata.

Il mondo va a rotoli: mentre i singoli inseguono impossibili sogni di ricchezza, l’ambiente naturale soffre in modo irreversibile della sovrappopolazione e degli effetti dell’inquinamento. Uomini e natura sono entrambi infelici e malati. Per fortuna dalla Norvegia sembra giungere una soluzione rivoluzionaria: grazie ad un procedimento scientifico privo di effetti indesiderati, gli uomini possono decidere di rimpicciolirsi fino ad assumere le dimensioni  di un pacchetto di sigarette. Grazie al rimpicciolimento, non soltanto il loro consumo di energia si riduce drasticamente, garantendo al pianeta ancora secoli e secoli di vita, ma il loro tenore di vita cresce in modo esponenziale, potendosi finalmente permettere esistenze favolose, sia pure in misura lillipuziana.

Per questo Paul, dopo aver sentito le storie di amici che hanno cambiato vita, trasferendosi nelle tante mini-comunità che hanno preso piede anche negli Stati Uniti, decide di affrontare questa mutazione, lasciandosi alle spalle tutte le preoccupazioni della vita normale per vivere in modo splendido in una delle mini-metropoli popolate da persone miniaturizzate, ricchissime e felici. Peccato che la moglie di Paul cambia idea proprio ad un passo dall’inizio della procedura, lasciandolo da solo a far fronte al mondo di là.

Qui la vicenda va avanti, tra gli Stati Uniti e la Norvegia, offrendo a Paul gli assaggi della nuova vita felice (che poi tanto felice non è), accanto alla inattesa scoperta di un mondo clandestino popolato da disgraziati, che dalla miniaturizzazione sembra non abbiano ricavato un pari accesso alla Terra Promessa.

Ma gli uomini normali, nel frattempo, hanno continuato a depredare e distruggere il pianeta, giungendo anche a coltivare campagne d’odio nei confronti dei “mini”, che fanno i signori senza pagare le tasse né muovere l’economia come dovrebbero fare: alla vigilia del collasso ambientale, la antica colonia norvegese di “mini” si prepara ad una migrazione sotterranea, dove rimarrà 8000 anni al riparo dalla catastrofe, per lasciare una traccia, sia pure in miniatura, della specie umana e poter ricostruire una nuova civiltà, quando il peggio sarà passato.

Il film è carino, e non a caso è stato a suo tempo apprezzato per il suo messaggio velatamente “ecologista”, espresso in chiave metaforica. In effetti il significato autentico del termine “downsizing” non conduce al rimpicciolimento fisico degli esseri umani, ma consiglia una scelta di riduzione dei consumi (e quindi dei rifiuti non compostabili) che fa bene non solo al pianeta, ma anche alle singole persone, offrendo loro l’opportunità di alleggerire l’impronta ecologica assieme alle preoccupazioni per il possesso di cose che non sono in grado di garantire la felicità. Paradossalmente nel film ciò che induce alla scelta di miniaturizzarsi non è il desiderio di salvare il Pianeta Terra, ma è l’inesauribile istinto a possedere tutto ciò che nella vita a dimensione normale è stato negato: una villa enorme, il tempo per giocare a golf, la fine del lavoro, uno stile di vita caratterizzato dall’accesso ai beni più esclusivi sborsando solo pochi dollari.

Un film godibile, che però lascia un piccolo spazio al pensiero sul futuro della specie umana, che – non potendo miniaturizzarsi – dovrà fare i conti alle sue dimensioni normali con un modello di sviuppo che no funziona più e che ci porta dritti dritti verso una fine ingloriosa.  

Share
0
MariaStella
MariaStella

Comments are closed.

Ricerca

✕

Su di me

Ho la fortuna di fare un lavoro che è prima di tutto una grande passione: questo mi permette di vivere una vita “intera”, tra casa e biblioteca, di cui ho piacere di condividere gli aspetti più belli su questo sito-blog. Buona lettura!

Categorie

  • A casa (79)
  • Bigiù e Babà (944)
  • Cose belle (57)
  • In biblioteca (114)
  • In evidenza (5)
  • Libri (210)
  • My lifestyle (35)
  • San Giorgio, mon amour (30)

Archivi

Post in evidenza

  • Ambasciatrice della lettura
    30 Giugno 2021
  • Lo stregatto di Munchhausen: la recensione che non ti aspetti
    18 Marzo 2021
  • Sussidiarietà ed attivismo civico
    5 Gennaio 2021
  • CV: la forma è sostanza!
    11 Gennaio 2019
  • Alejandra Costello batte Marie Kondo!
    6 Gennaio 2019

Post recenti

  • Perché io amo Chicago Fire
    8 Marzo 2023
  • Viaggi straordinari: sì, ma le biblioteche contemporanee?
    26 Dicembre 2022
  • Menomale settembre è passato
    2 Ottobre 2022
  • Gorbacev, campione della sconfitta
    2 Settembre 2022
  • Suffragette
    1 Settembre 2022

Link al volo

  • Biblioteca San Giorgio di Pistoia
  • Biblioteca Forteguerriana di Pistoia
  • Catalogo della rete REDOP (PT)
  • Associazione Italiana Biblioteche
https://www.facebook.com/BibliotecarioIlMestierePiuBelloDelMondo/

Tags

aggiornamento amicizia architettura arredamento attivismo civico biblioteca delle cose bibliotecaria biblioteche cambiamento cinema cittadinanza attiva colleghi comunicazione Coronavirus Covid decluttering design donne educazione permanente esposizioni fatica film formazione Giappone human libraries illuminazione impegno Kiefer lavoro library of things mostre multitasking organizzazione Pistoia professione riordino riscatto riunioni scrittura Stelline successo trasloco Video volontariato youlab
© Maria Stella Rasetti | Web Designer: Massimo Mariani