Visual merchandising

Cristina Ravazzi
Visual merchandising.
Per sviluppare la vendita visiva nei punti di vendita di ogni tipo e dimensione

Milano, Angeli, 2000

 

Nel moderno centro commerciale la vendita a libero servizio è diventata la forma più frequente di rapporto tra merce e clientela: il cliente preleva da solo il prodotto desiderato, senza dover ricorrere più all’intermediazione del personale del negozio, al quale fa riferimento solo per un consiglio o un intervento mirato.
In queste nuove condizioni, la collocazione fisica delle merci, la loro visibilità e accessibilità all’interno del negozio diventano componenti salienti del successo dell’impresa commerciale: le scelte di lay-out possono fare la differenza tra l’acquisto e il non acquisto.
Al centro delle soluzioni espositive, deve sempre stare la leggibilità della struttura e la disponibilità dell’offerta merceologica.

La frase da ricordare:

“L’efficacia commerciale di una vetrina non si misura soltanto in base alla qualità della sua esposizione di prodotti. Ma anche in base alla sua capacità di informare, suggerire soluzioni, ricordare o suggerire bisogni, comunicare idee, segnalare novità, e soprattutto di segnalare efficacemente l’identità, i caratteri specifici e le particolarità dell’offerta commerciale del nostro punto di vendita” (p. 111)

Perché questo libro può interessare ai bibliotecari:

La biblioteca a scaffale aperto ha più di un elemento di somiglianza con il supermercato: e la somiglianza è tutt’altro che casuale. Basta sostituire l’espressione “biblioteca” a “punto vendita”, “prestito” a “vendita” e il gioco è fatto: siamo davanti ad un eccellente manuale di biblioteconomia!